Iperossaluria primaria di tipo 1 (PH1)
L'iperossaluria primaria (PH) appartiene a un gruppo di disturbi metabolici caratterizzati dall'accumulo di ossalato nei reni e in altri tessuti. È causata da alterazioni principalmente in tre geni che definiscono i tre tipi di iperossaluria primaria noti come PH1, PH2 e PH3.
Il tipo più frequente e grave di iperossaluria è la PH1, dovuta a mutazioni nel gene AGXT. La prevalenza della PH1 è inferiore a 3 casi per milione di abitanti, con un'incidenza maggiore nei Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.
Sintomi
Esiste una significativa eterogeneità nei sintomi e nell'insorgenza della PH1. La forma infantile della malattia si manifesta nei primi mesi di vita e causa ritardo nella crescita, accumulo di cristalli di ossalato di calcio nei reni e/o calcoli renali e del tratto urinario. Esiste una seconda forma, meno grave, che compare nell'infanzia e nell'adolescenza e causa calcoli renali e delle vie urinarie ricorrenti.
Talvolta i sintomi compaiono solo in età adulta. Occasionalmente o in modo ricorrente, i pazienti accumulano calcoli renali di ossalato che, in alcuni casi, possono portare all'insufficienza renale a causa dell'ostruzione che provocano nei reni. Se i livelli di ossalato nel sangue raggiungono livelli molto elevati, possono essere colpiti altri organi, causando, ad esempio, anomalie cardiache e un aumento del rischio di fratture ossee.
Gestione della malattia
Un trattamento precoce e intensivo è essenziale per mantenere la funzione renale, che comporta la riduzione al minimo dei depositi di ossalato di calcio. Si ricorre alla diuresi abbondante, alla somministrazione di vitamina B6 (piridossina) e al trattamento con inibitori della cristallizzazione dell'ossalato di calcio (citrato, pirofosfato e magnesio). Quando i pazienti progrediscono verso l'insufficienza renale, viene presa in considerazione l'opzione del trapianto di rene e di fegato.
Il Lumasiran è un farmaco basato sull'interferenza dell'RNA (RNAi) che è stato approvato nel 2020 sia dall'EMA (European Medicines Agency) che dalla FDA (US Food and Drug Administration) per il trattamento specifico della PH1 per la sua capacità di ridurre la produzione di ossalato. La sua efficacia nel preservare la funzione renale a lungo termine è ancora in fase di studio.
Bibliografia
Fargue S, Acquaviva Bourdain C. Primary hyperoxaluria type 1: pathophysiology and genetics. Clin Kidney J. 2022 May 17;15(Suppl 1):i4-i8.
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